Statement

STATEMENT

Divido i miei lavori in due gruppi che si spingono in due direzioni indagativo-espressive diverse: Topologia Sensoriale e BioAstrazioni.

Topologia Sensoriale

Una topologia, in matematica, è un ente matematico che descrive la forma di un insieme, elencandone i sottoinsiemi. I lavori appartenenti a Topologia Sensoriale sono quelli in cui compare il corpo o le sue parti ed in cui rappresento sensazioni ed emozioni in tutta la loro fisicità, partendo dalla considerazione che l'emozione coincida col luogo dell'emozione. Credo che le emozioni - sensazioni siano il modo attraverso cui il corpo dialoga con se stesso. In continuo scambio ed elaborazione con l'esterno e con l'interno, questo sistema complesso è tutt'altro che perfetto e ben adattato. Spesso s'inceppa, non riconosce i suoi stessi segnali, li mistifica.

Disegno e dipingo sineddoticamente la crisi che ne può derivare.

BioAstrazioni

I lavori appartenenti a BioAstrazioni sono tutti gli altri: cosmologici, biologici, chimici, matematici. Emergono le fascinazioni dei miei studi scientifici, lo stupore di fronte al sottile confine fra vita e non vita, l'emozione nei confronti della bellezza della scienza, il mistero dell'apertura di nuovi orizzonti di pensiero. A questo, spesso, si sommano le domande che l’umanità si è posta e si pone da sempre ed a cui ha dato risposte diverse a seconda della cultura che si è costruita nel tempo (religioni, filosofia, scienza).  

La matematica ha un ruolo importante nel mio lavoro: a livello tassonomico, come ispirazione, come forma mentis, come modulo di partenza, come controllo.

 

VISIONE

Ho una visione immanente del reale. Lo analizzo considerandolo nella sua molteplicità, a livello energetico e materico. Penso che nell'immanenza risieda il mistero e la bellezza dell'esistente. La scienza è il metodo esplorativo più avanzato che abbiamo inventato per indagare il mondo, per agire su di esso e per ampliare le nostre visioni del mondo. Come l'arte d'altronde, con strumenti, sensibilità, modalità e scopi differenti.

Ed io le contamino.


CERCHIO

I cerchi inanellano la mia ossessività.

Ognuno di noi è stato un uovo tondo, racchiuso in un utero che lo avvolgeva come uno spazio sferico; siamo comparsi nel mondo attraverso un'apertura circolare per poi ritrovarci su un pianeta sferoidale in orbita ellittica attorno al sole e in rotazione sul proprio asse.

I cerchi sono il modulo in rappresentazioni di eventi modulari: il corpo è fatto di cellule, molecole, atomi, etc. ed il reale, è composto di molecole, atomi, quanti, fotoni, particelle subatomiche, etc.

Lo zero in matematica è approssimativamente un cerchio ed il simbolo dell’infinito è un cerchio ritorto.

Il cerchio è la prima figura geometrica che i neonati riconoscono, individuandola ovunque facilmente: è una questione di sopravvivenza, il capezzolo ha una forma circolare.

Quando non sappiamo la forma di un oggetto, o quando la forma specifica non è importante, di solito lo rappresentiamo come un cerchio.

I buchi neri, le stelle, i pianeti, sono tutti approssimativamente sfere. Il momento del Big Bang si immagina come una singolarità in un punto che esplode come una sfera che si ingrandisce.

Sento una certa affinità, quantomeno nel gesto, con la tradizione delle arti cosiddette minori e tipicamente femminili: ricami, merletti, uncinetto, maglia, tombolo, etc.

Gli acceleratori di particelle sono anelli.

I cerchi inanellano la mia ossessività.


REALIZZAZIONE

I cerchi nei quadri sono fatti a mano libera, non uso normografi né compassi o forme, li uso solamente nei cerchi più grandi, dove l’attenzione di chi guarda sarebbe deviata dall’imperfezione. Nei cerchi di piccola o media dimensione l’occhio corregge automaticamente la visione. In alcuni quadri i cerchi sono volutamente lasciati più imperfetti in altri invece sono più controllati. Il lavoro tecnico è una continua tensione fra il controllo e la libertà del gesto. L’imperfezione è una caratteristica importante del mio lavoro.
Negli ultimi anni sto sperimentando nuovi materiali e tecniche: ferro, plexiglas, tubi di metallo, saldature, taglio al laser, video.

Il mio lavoro rimane con una forte componente bidimensionale, ma l’installazione e le luci ed ombre gli fanno abitare lo spazio in maniera diversa ed inaspettata.


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STATEMENT

I divide my works into two groups that go in two different inquiry-expressive directions: Sensory Topology and BioAstractions.
Sensory Topology A topology, in mathematics, is a mathematical entity that describes the shape of a set, listing its subsets. The works belonging to Sensory Topology are those in which the body or its parts appear and in which I represent sensations and emotions in all their physicality, starting from the consideration that the emotion coincides with the place of the emotion. I believe that emotions - sensations are the way the body communicates with itself. In continuous exchange and elaboration with the outside and with the inside, this complex system is far from perfect and well adapted. Often it gets stuck, it doesn't recognize its own signals, it mystifies them.
I draw and synecdotically paint the crisis that can ensue.


VISION
I have an immanent vision of reality. I analyze it by considering it in its multiplicity, on an energetic and material level. I think that the mystery and the beauty of the existing reside in immanence. Science is the most advanced exploratory method we have invented to investigate the world, to act on it and to broaden our views of the world. Like art, on the other hand, with different tools, sensibilities, methods and purposes.
And I contaminate them.


CIRCLE
Circles ring my obsession.
Each of us was a round egg, enclosed in a uterus that enveloped it like a spherical space; we appeared in the world through a circular opening and then found ourselves on a spheroidal planet in an elliptical orbit around the sun and rotating on its axis.
Circles are the module in representations of modular events: the body is made of cells, molecules, atoms, etc. and the real, is composed of molecules, atoms, quanta, photons, subatomic particles, etc.
Zero in mathematics is approximately a circle and the infinity symbol is a twisted circle.
The circle is the first geometric figure that babies recognize, easily identifying it everywhere: it is a question of survival, the nipple has a circular shape.
When we don't know the shape of an object, or when the specific shape isn't important, we usually represent it as a circle.
Black holes, stars, planets, are all roughly spheres. The moment of the Big Bang is imagined as a singularity in a point that explodes like a sphere that gets bigger.
I feel a certain affinity, at least in the gesture, with the tradition of the so-called minor and typically feminine arts: embroidery, lace, crochet, knitting, pillow lace, etc.
Particle accelerators are rings.
Circles ring my obsession.


REALIZATION
The circles in the paintings are made freehand, I do not use stencils or compasses or shapes, I only use them in the larger circles, where the attention of the beholder would be diverted from imperfection. In small or medium-sized circles, the eye automatically corrects vision. In some paintings the circles are deliberately left more imperfect in others they are more controlled. Technical work is a continuous tension between control and freedom of the gesture. Imperfection is an important feature of my work.
In recent years I have been experimenting with new materials and techniques: iron, Plexiglas, metal pipes, welding, laser cutting, video.
My work remains with a strong two-dimensional component, but the installation and the lights and shadows make it inhabit the space in a different and unexpected way.